Ogni anima dannata affronta il giudizio di Minosse per conoscere il luogo dell’Inferno in cui soffrirà la propria pena. Il mostruoso giudice infernale avvolge la coda su sé stesso: tanti giri quant’è il numero di cerchi che il dannato dovrà scendere, fino ad arrivare a quello in cui risiederà per l'eternità.
Dante, Virgilio e i lussuriosi. Sullo sfondo, Minosse giudica le anime e assegna a ciascuna il proprio posto in Inferno. - Jan van der Straet, Dante, Illustrazioni alla Divina Commedia, Firenze, Fratelli Alinari, 1893. McGill Rare Books and Special Collections, elfPQ4329S71893.
Arrivati nel secondo cerchio, Dante e Virgilio oltrepassano Minosse e si dirigono verso la bufera che trascina nell’aria i dannati che peccarono di lussuria. Eternamente sballottata dal vento infernale, una coppia di lussuriosi attira l’attenzione di Dante. Sono Francesca da Rimini e Paolo Malatesta.
Dante e Virgilio davanti a Paolo, Francesca e agli altri dannati per lussuria. - Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 40.15, c. 5v.
PASSO DELLA COMMEDIA: Inf. 5, 100-108
Dante si rivolge a Paolo e Francesca per conoscere la loro storia. Francesca racconta allora dell’amore per Paolo, ineluttabile; riferisce della fine tragica del loro amore, quando, scoperti dal marito di lei, i due amanti furono uccisi; rievoca il giorno del primo bacio d’amore. Paolo ascolta, in lacrime. Commosso dalla loro storia, Dante si sente venir meno, e sviene.
Passo del quinto canto dell’Inferno utilizzato da Alessandro Cariero per mostrare la compassione di Dante per i dannati, in questo caso Paolo e Francesca. - Apologia di Mons. Alessandro Cariero padovano contra le imputationi del Sig. Belissario Bulgarini sanese. Palinodia del medesimo Cariero, nella quale si dimostra l'eccellenza del poema di Dante, Padova, Paolo Meietto, 1584, p. 24v-25r. Université de Montréal, Bibliothèque des livres rares et collections spéciales, Collection générale, PQ 4382 C37 1584.
PASSO DELLA COMMEDIA: Inf. 5, 127-138
Canto V dell’Inferno, con note marginali aggiunte nel XVI secolo. - Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo nazionale II I 34, cc. 22v-23r.