Dante rivolge un ultimo sguardo alla terra e ascende con Beatrice al Cielo cristallino. Il più esterno dei cieli è detto anche Primo Mobile, perché il suo movimento muove tutti gli altri e genera il tempo.

In lontananza, in alto, Dante vede un punto luminosissimo e circondato da nove cerchi.

Sono le gerarchie angeliche che ruotano intorno a Dio e che lasciano piovere sui nove cieli del Paradiso la propria influenza. Dante osserva le gerarchie dallo strato più esterno dell’universo ed è pronto a raggiungere il luogo metafisico dell’Empireo, contenitore immoto e eterno dell’universo.

03 i09 Ude M PQ4302 B96 p 374 v details

L’illustrazione mostra Dante e Beatrice davanti alle gerarchie angeliche. - Dante con l’espositioni di Christoforo Landino et d’Alessandro Vellutello sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatoiro e del Paradiso, Venezia, Fratelli Sessa, 1596, p. 374v. Université de Montréal, Bibliothèque des livres rares et collections spéciales, Collection générale, PQ 4302 B96.

Le nove gerarchie degli angeli che Dante vede sono specchio della struttura dell’universo e influenzano i nove cieli del Paradiso. Come cerchi di fuoco, gli angeli si muovono intorno a Dio con velocità diverse. Beatrice scioglie i dubbi di Dante sulla natura degli angeli, sulla loro creazione e sulla loro individualità. Della ribellione di alcuni di essi è nota la conseguenza: per il loro atto di superbia mutarono in diavoli e vivono in Inferno, insieme al peggiore di loro, Lucifero. Tutti gli altri angeli, la maggioranza, ruotano intorno a Dio, emanazioni dell’Amore eterno e amanti essi stessi con lo sguardo immerso nella divinità.

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Illustrazione di Gustave Doré che raffigura Dante e Beatrice davanti alle gerarchie angeliche. - Edmund Ollier, The Doré Gallery, New York, Cassell, Petter and Galpin, 1870, t. 235. Université de Montréal, Bibliothèque des livres rares et collections spéciales, Collection générale, 769.2 D695d.

Dante e Beatrice escono dal mondo materiale e raggiungono il corpo immateriale dell’Empireo.