Le anime degli avari e dei prodighi sono stese a terra, il viso verso il suolo, le mani e i piedi legati. Esse gridano esempi del loro vizio punito e della virtù premiata.

Dante interroga papa Adriano V e poi Ugo Capeto, capostipite della dinastia reale di Francia. Ugo Capeto si scaglia contro i suoi discendenti.

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Canto XX del Purgatorio, con il discorso di Ugo Capeto. - Commedia di Dante Allighieri con ragionamenti e note di Niccolò Tommaséo, Milano, Pagnoni, 1869, t. 2, pp. 276-277. Université de Montréal, Bibliothèques des livres rares et collections spéciales, PQ4302 E69 T661 1869.

Noi eravam partiti già da esso,
e brigavam di soverchiar la strada
tanto quanto al poder n’era permesso,
quand’io senti’, come cosa che cada,
tremar lo monte; onde mi prese un gelo
qual prender suol colui ch’a morte vada.

PASSO DELLA COMMEDIA: Pg. 20, 124-129

Un terremoto scuote la montagna del Purgatorio e i purganti levano un Gloria al cielo: è il segno che una delle anime ha completato la sua purificazione purgatoriale e può ascendere in Paradiso.

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Dante e Virgilio accompagnati da Stazio. - Commedia di Dante Allighieri con ragionamenti e note di Niccolò Tommaséo, Milano, Pagnoni, 1869, t. 2, p. 320. Université de Montréal, Bibliothèques des livres rares et collections spéciales, PQ4302 E69 T661 1869.

L'anima purificata si avvicina ai due poeti e si presenta come Publio Papinio Stazio, poeta romano, autore dei due poemi detti Tebaide e Achilleide. Stazio racconta della sua grande stima per il poeta Virgilio, che Dante gli svela essere la propria guida. Il riconoscimento è solenne e la gioia di Stazio grandissima.

I tre poeti si avviano insieme verso la scala per la cornice superiore. L’angelo della giustizia mostra loro il cammino e lascia solo due P sulla fronte di Dante.

Stazio è un poeta dell’antica Roma imperiale, vissuto dopo Virgilio e profondo conoscitore dell’Eneide che questo scrisse. Stazio è pure un autore canonico del Medioevo: Dante ne conosce le opere e le studia.

Secondo la tradizione, Stazio non fu cristiano. Dante decide però di raccontarlo come un assiduo lettore delle opere di Virgilio, tra le quali anche la quarta Egloga. In quest’opera, in cui Virgilio profetizza l’arrivo di un fanciullo che rigenererà il mondo, la tradizione medievale legge il preannuncio della venuta di Cristo. È leggendo questa egloga che Stazio si è convertito in segreto al cristianesimo. Nel racconto di Dante, Stazio ha deciso di battezzarsi per merito di Virgilio, e può quindi ottenere la salvezza eterna. Egli può perciò ritrovarsi in Purgatorio e, presto, in Paradiso. La spiegazione “autobiografica” di Stazio è un’invenzione di Dante autore della Commedia.

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Nell’illustrazione di John Flaxman, Dante segue Stazio e Virgilio che parlano tra loro. - The Vision or Hell, Purgatory and Paradise of Dante Alighieri, London-New York, Oxford University Press, 1910, p. 194. Université de Montréal, Bibliothèque des livres rares et collections spéciales, PQ 4315 C332.

«Trema forse più giù poco o assai;
ma per vento che ’n terra si nasconda,
non so come, qua sù non tremò mai.
Tremaci quando alcuna anima monda
sentesi, sì che surga o che si mova
per salir sù; e tal grido seconda.
De la mondizia sol voler fa prova,
che, tutto libero a mutar convento,
l’alma sorprende, e di voler le giova.»

PASSO DELLA COMMEDIA: Pg. 21, 55-63