Dante, Virgilio e Stazio giungono sulla settima cornice del Purgatorio, la più stretta. Qui le anime scontano il peccato di lussuria camminando tra le fiamme. Divise in due schiere, esse si baciano fraternamente e, piangendo, ricordano il loro eccesso d’amore.

Tra i lussuriosi, Dante trova l’anima di Guido Guinizzelli.

Guido Guinizzelli è il poeta bolognese che ha ispirato la maniera poetica del Dolce stil novo seguita anche dal giovane Dante, e la devozione di Dante verso di lui traspare dalle parole di lode che gli rivolge. Guinizzelli, però, si schermisce e indica l’anima del trovatore occitano Arnaut Daniel. Dante si avvicina per interrogare quest’altro suo modello poetico, e Arnaut risponde in occitano chiedendo di ricordarsi di lui.

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Dante, Virgilio e Stazio davanti alle anime dei lussuriosi (incisione di Gustave Doré). - Le Purgatoire de Dante Alighieri avec les dessins de Gustave Doré, Paris, Hachette, 1885, p. 142. Université de Montréal, Bibliothèque des livres rares et collections spéciales, Collection Étienne-Bartin, BARTIN 4038.

E io a lui: «Li dolci detti vostri,
che, quanto durerà l’uso moderno,
faranno cari ancora i loro incostri».
«O frate», disse, «questi ch’io ti cerno
col dito», e additò un spirto innanzi,
«fu miglior fabbro del parlar materno.
Versi d’amore e prose di romanzi
soverchiò tutti; e lascia dir li stolti
che quel di Lemosì credon ch’avanzi.»

PASSO DELLA COMMEDIA: Pg. 26, 112-120

Nel sonetto Al cor gentile rempaira sempre Amore, Guido Guinizzelli propone un vero e proprio manifesto di teoria letteraria. Per il bolognese, l’amore e il cuore gentile non si ottengono per nobiltà di sangue, ma per virtù intellettuale e morale. Su questo principio si costruisce la teoria poetica del gruppo del Dolce stil novo, di Dante, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni e altri.

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Canto XXVI del Purgatorio con annotazioni marginali che traducono in francese il testo pronunciato da Arnaut Daniel in occitano. - Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari 215, cc. 138v-139r.

Dante ha però anche altri modelli, come quello delle rime preziose di Arnaut Daniel. Arnaut è uno dei pochi personaggi della Commedia a usare una lingua diversa da quella di Dante; una lingua a cui quest’ultimo riconosce un’importanza e una dignità letteraria, tanto da riprodurla nelle parole del trovatore.

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Testo della sestina di Dante Al poco giorno e al gran cerchio d’ombra, ispirata alla sestina di Arnaut Daniel. - La poetica di m. Giovan Giorgio Trissino, Vicenza, Tolomeo Gianicolo, 1529, pp. LVIIIr-LIXr. Université de Montréal, Bibliothèque des livres rares et collections spéciales, Collection générale, PN 1045 T45 1529.

El cominciò liberamente a dire:
«Tan m’abellis vostre cortes deman,
qu’ieu no me puesc ni voill a vos cobrire.
Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan;
consiros vei la passada folor,
e vei jausen lo joi qu’esper, denan.
Ara vos prec, per aquella valor
que vos guida al som de l’escalina,
sovenha vos a temps de ma dolor!».
Poi s’ascose nel foco che li affina.

PASSO DELLA COMMEDIA: Pg. 26, 139-148.

Dante, Virgilio e Stazio arrivano dall’angelo della castità, che toglie dalla fronte di Dante l’ultima P.
Un muro di fuoco separa la cornice dal Paradiso terrestre.
I tre poeti procedono verso la parete di fuoco ed entrano nelle fiamme purificatrici.